This is an archive of the former website of the Maoist Internationalist Movement, which was run by the now defunct Maoist Internationalist Party - Amerika. The MIM now consists of many independent cells, many of which have their own indendendent organs both online and off. MIM(Prisons) serves these documents as a service to and reference for the anti-imperialist movement worldwide.

USA E ONU SULLA DIFENSIVA IN SOMALIA

http://www.prisoncensorship.info/archive/etext/mn/mn.php?issue=080

MC12

Il popolo somalo è riuscito a mettere sulla difensiva l'esercito USA/ONU che occupa il proprio paese. La resistenza popolare è riuscita a bloccare gli sforzi americani per annientarla. Inoltre, ha ostacolato i vari tentativi dell'ONU di introdurre una nuova dottrina di "umanitarismo" e "pacificazione" - un modello nuovo di legge internazionale che impone la sottomissione con la forza.

Le truppe USA/ONU sono rimaste duramente colpite dalla determinazione dimostrata dalla resistenza armata somala, che opera in concerto con le masse popolari della città di Mogadiscio. Dopo i numerosi scontri avvenuti a giugno, la guerriglia somala ha impegnato con decisione le truppe straniere in una serie di imboscate ben riuscite.

Nel corso di una di queste, l'8 agosto scorso, la guerriglia ha fatto esplodere una bomba sotto un veicolo militare americano e ne ha assaltato un secondo. Quattro americani sono rimasti uccisi mentre tutti i guerriglieri sono riusciti a fuggire nonostante l'arrivo immediato di centinaia di truppe straniere sul luogo dell'agguato.

Queste imboscate venivano dopo una serie di assalti lanciati dalle truppe USA/ONU in giugno che, sebbene avessero provocato numerosi morti tra la gente somala, non erano riusciti a fermare la resistenza anti-imperialista.

A giugno gli ufficiali americani affermavano di trovarsi di fronte ad «una forza di guerriglia urbana ben organizzata ed efficente». In quell'occasione, i guerriglieri somali erano riusciti a confondersi tra le masse, a circondare le truppe dell'ONU e ad attaccarle nel momento in cui si trovavano in posizione di vantaggio. Per diverse ore i guerriglieri avevano tenuto in allarme le truppe ONU, uccidendo il comandante marocchino e ferendo il suo ufficiale (l'unico ufficiale marocchino che conoscesse l'inglese).

Una folla di gente disarmata collaborava con i guerriglieri armati per costruire barricate, aspettare al varco le truppe ONU e preparare le imboscate che la guerriglia avrebbe portato a compimento. Gli elicotteri americani non potevano operare dal momento che le truppe ONU erano troppo vicine ai guerriglieri. Il mito dei somali come "scudi umani" si dimostrò una misura di appoggio popolare anti-imperialista e di cooperazione di massa nella autodifesa.

Le contraddizioni americane

Dopo l'attacco di agosto il dibattito in America si polarizzò tra i militaristi, che chiedevano un'azione a tutto campo contro la resistenza somala, e quanti ritenevano che non valeva la pena di rischiare la vita degli americani per uccidere i somali. Il portavoce della Casa Bianca, Thomas Foley, affermava che per "neutralizzare" la resistenza occorreva intensificare le operazioni di guerra. Dall'altra parte, un ex-ambasciatore del Kenia sosteneva «Non credo che l'intero paese valga la vita di un solo americano».

I combattenti somali sono riusciti a dividere i propri nemici sia sul terreno politico che su quello delle diverse nazionalità. Le truppe italiane dopo un conflitto sul modo migliore per arrivare alla pacificazione, decisero di abbandonare i presidi di Mogadiscio. Inoltre la pubblica opinione, somala ed internazionale, è rimasta colpita dalle notizie sulle atrocità commesse dalle truppe USA/ONU.

In un rapporto del Gruppo dei Diritti Africani, si dava un resoconto dettagliato delle uccisioni di civili, degli assalti, dei furti e dell'uso indiscriminato di esplosivi, compiuti dalle truppe ONU. Se i crimini stranieri non cessano, prevedeva il gruppo, le Nazioni Unite potrebbero presto «trovarsi in guerra contro una consistente porzione della popolazione somala». Il gruppo affermava inoltre che i resoconti fatti dalle Nazioni Unite erano falsi.

Gli imperialisti frustrati

Gli Stati Uniti e l'ONU avevano diversi obiettivi in Somalia, ma sono tutti falliti.

Gli Stati Uniti vorrebbero riprendere il controllo della Somalia, inclusi i depositi di uranio e fosfato e la produzione agricola, in nome del capitale imperialista e del bisogno di mantenere la produzione nelle mani del proletariato internazionale. La Somalia rappresenta inoltre un importante zona strategica, sia in quanto rappresenta un ulteriore punto d'appoggio nel continente africano, sia per la sua posizione nel Corno d'Africa.

L'ONU, d'altra parte, persegue il proprio ruolo di garante dei mandati imperialisti e di veicolo, leggittimato politicamente, per liquidare ogni tentativo di modificazione dell'ordine mondiale di sfruttamento.

I portavoce dell'imperialismo non fanno che lamentarsi per la perdita di una "buona occasione"; su The Economist è apparso un editoriale in cui si sosteneva con rammarico «La Somalia, una calamità provocata dall'uomo, sembrava il posto giusto per sperimentare un mandato ONU bivalente ["di soccorso" e "di pacificazione"]» Occasione che per il momento è andata perduta.

L'imperativo rivoluzionario

Il popolo somalo ha dato un esempio di come si può bloccare il piano di un dominatore straniero. Tuttavia questo popolo è ancora sotto assedio e manca del necessario appoggio nei paesi imperialisti. Infatti, non si possono considerare amici del popolo somalo né gli "interventisti" né gli "anti-interventisti" amerikani. I primi vogliono solo sangue, i secondi desiderano giungere ad una pacificazione ed alla restaurazione del sistema di dominio e di sottomissione economica.

I rivoluzionari nei paesi del centro imperialista devono mostrare quali sono le vere intenzioni e gli effetti degli interventi imperialisti, primo tra tutti la guerra al popolo somalo. Svelare i crimini compiuti dalle potenze imperialiste ed esaltare la resistenza dei popoli oppressi: questo è il compito centrale per costruire una opinione pubblica rivoluzionaria in Amerika.

I movimenti rivoluzionari delle nazioni oppresse all'interno dell'Amerika - in particolare le lotte di liberazione dei Neri - allargano necessariamente la propria prospettiva se sviluppano legami internazionalisti con le nazioni oppresse dell'Africa e del resto del Terzo Mondo. In Somalia, il popolo ha estremo bisogno che questi legami si rafforzino.


Portuguese Maoism Página principal